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Multimedialità

La multimedialità è una forma di comunicazione caratterizzata dalla compresenza e interazione di più linguaggi (testi scritti, immagini, suoni, animazioni) in uno stesso supporto o contesto informativo. Il termine, composto dai termini latini multi- e media (plurale di medium = "mezzo", qui inteso come dispositivo di elaborazione delle informazioni), si è diffuso tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta.
Nel corso degli anni, il termine "multimedialità" ha assunto molteplici connotazioni. Secondo Roberto Maragliano, la multimedialità può essere intesa come la confluenza di tre tradizioni mediali e culturali: quella della stampa, caratterizzata da oggettività, analiticità, sistematicità e chiusura; quella dell'audiovisione, dove sono presenti la soggettività, la globalità, l'apertura; quella dell'interattività, dove l'utente ha una funzione co-autoriale. Anche la ricerca psicologica ha contribuito ad ampliare il significato del termine, distinguendo due forme di multimedialità: come formato di presentazione che utilizza più canali sensoriali; come processo cognitivo che consente l'acquisizione di nuove conoscenze.
Descrizione
Si parla di "contenuti multimediali", in ambito informatico, quando per comunicare un'informazione riguardo a qualcosa ci si avvale di molti media, cioè mezzi di comunicazione di massa, diversi: immagini in movimento (video), immagini statiche (fotografie), musica e testo. Ad esempio, un'enciclopedia multimediale (come Wikipedia) permette di associare ad ogni voce non solo la sua spiegazione testuale, ma anche immagini, disegni esplicativi, filmati, suoni, commenti audio, collegamenti, ecc. Grazie alle potenzialità espressivo-comunicative, la multimedialità si è diffusa in ogni settore della cultura e società, dall'educazione al gioco, dalla documentazione allo spettacolo ecc. coinvolgendo ogni forma di comunicazione, anche se viene sempre più riferita o perfino fatta coincidere con i new media e il web, considerati multimediali fin dall'origine e per loro stessa natura.
propone una classificazione di diversi tipi di multimedialità, a partire da casi che possono non essere necessariamente in ambito informatico:
- multimedialità debole, che viene ottenuta per giustapposizione di mezzi e linguaggi e non per integrazione; per esempio, quando un gruppo di persone discorrono mentre guardano diapositive e al contempo ascoltano musica;
- multimedialità intrinseca, per esempio quella dei fumetti, dove è proprio nella natura e nel nome stesso dei fumetti che si può ravvisare l'idea di multimedialità, data dalla compresenza di disegno e di testo;
- multimedialità additiva, quando al linguaggio usato originariamente per la realizzazione di una certa opera se ne sovrappone un altro, come nel caso del cinema muto, con i film accompagnati nella sala di proiezione da un pianista o da un’orchestra, oppure nel caso dei film a cui vengono sovrapposti sottotitoli;
- multimedialità nativa, come nel caso dei film dell’era del sonoro, che su uno stesso supporto (pellicola o disco) hanno registrati immagini e suoni;
- multimedialità ristretta (al mondo digitale), quando convergono in un contesto comunicativo (per esempio la pagina web) molteplici linguaggi e formati digitali per testi, immagini, audio, video;
- multimedialità interattiva, quando assume un ruolo significativo l'interazione tra utente e sistema, come nel caso della navigazione nel Web, oppure con i videogiochi, i gameBooks, gli E-books, i navigatori satellitari o con la realtà aumentata e virtuale.
Oggetti multimediali
Per capire quando possiamo definire multimediale un oggetto o testo e poiché oggi si utilizza il termine multimedialità spesso in modo ambiguo, propone di chiarirlo attraverso il concetto semiotico di testo sincretico, ovvero un testo in cui la stessa istanza di enunciazione mette in gioco una pluralità di linguaggi di manifestazione, cioè più sistemi semiotici eterogenei. Spiega inoltre che il termine multimedialità è utilizzato in senso ristretto, intendendola come multisensorialità per l'utilizzo di molti canali sensoriali e molte oggetti espressivi, e in senso lato, come forma di comunicazione che si realizza attraverso una pluralità di media combinati in modo da generare una comunicazione nuova fruita in maniera multisensoriale, ma all'interno di una strategia unitaria.
Fino a pochi anni fa, multimediali erano comunemente definiti i CD-Rom e/o DVD in cui immagini, testo e suoni, combinati insieme, creavano un unico supporto da "leggere" unicamente su un computer. Oggi la multimedialità è molto di più: Internet e una maggiore capacità di gestire contenuti multimediali hanno trasformato il personal computer in un Mass Medium capace di trasformarsi in TV, radio o telefono, oltre che in libro o in macchina fotografica. Oggi, quindi, per multimedia non si intende più un contenuto legato a un'unica tipologia di supporto, ma un'informazione fruibile, condivisibile e modificabile ovunque e su diversi dispositivi, dal computer al palmare, al telefono, alla LIM (lavagna interattiva multimediale) recentemente entrata a far parte dei nuovi sussidi didattici multimediali della scuola italiana.
Multimedialità e interattività
Talvolta la multimedialità viene erroneamente fatta coincidere con l'interattività. La confusione nasce dal fatto che spesso la multimedialità è affiancata dall'interattività: ad esempio, la citata enciclopedia multimediale sarà molto probabilmente anche interattiva, ovvero permetterà all'utente di interagire con essa (ovvero comunicare delle indicazioni al programma che gestisce l'enciclopedia, tramite il mouse o la tastiera, e ricevere da esso delle risposte sul monitor); in questo modo, l'utente potrà "dire" all'enciclopedia se di un certo lemma vuole la definizione testuale, oppure vuole vedere i filmati associati, o le foto, o ascoltare l'audio, ecc.
Del resto la progressiva sovrapposizione tra multimedialità e interattività rientra nel processo di convergenza che i nuovi media digitali portano con sé: una sempre maggior emulazione e simulazione dell'interazione comunicativa tra individui. In senso proprio si può quindi parlare di multimedialità interattiva solo laddove vi sia un sistema che stabilisce con il suo utente una relazione simile al dialogo prototipico - come studiato dal campo disciplinare denominato HCI, Human Computer Interaction (Interazione uomo-computer).
In ogni caso, pur nella loro diversità, multimedialità e interattività sono componenti o elementi nuovi ed essenziali dei servizi della Rete Internet all'interno del cosiddetto Web 2.0 ovvero del paradigma del Web dinamico.
Multimedialità e ipertestualità
Altro termine che spesso crea confusione parlando di multimedialità è l': l'ipertestualità è la caratteristica di un documento di utilizzare la struttura dell'ipertesto; il prefisso iper sta ad indicare la maggiore valenza di un documento ipertestuale rispetto a un documento tradizionale (cartaceo), dovuta al fatto che un documento ipertestuale non deve essere obbligatoriamente letto in modo sequenziale, ma si può saltare da una parte all'altra senza seguire nessun ordine prestabilito. Per intenderci, la differenza tra un testo classico e un ipertesto è la stessa che passa tra un'audiocassetta e un compact disc: nel primo caso, per ascoltare un qualunque brano dovremo prima posizionarci opportunamente sul punto desiderato del nastro, mentre nel secondo potremo in qualunque momento ascoltare il primo, l'ultimo o un qualunque altro brano. A questo proposito, si utilizza a volte il neologismo "ipermediale" o "ipermedialità" per indicare più precisamente la fusione dei contenuti multimediali in una struttura ipertestuale. Nicholas Negroponte sosteneva che il concetto di multimedialità includesse necessariamente idee come passare facilmente da un mezzo all'altro, dire la stessa cosa in modi diversi, trovando uno sbocco naturale in interfacce multi-modali.
Multimedialità, insegnamento ed apprendimento
Sono ormai in molti a sostenere gli innumerevoli vantaggi che la multimedialità offrirebbe per favorire e migliorare l'apprendimento: i sistemi ipermediali sarebbero in grado di fornire rappresentazioni della conoscenza sfruttando differenti sistemi simbolici, permetterebbero di individuare e sviluppare prospettive di lavoro molteplici e diversificate, favorirebbero una migliore autoregolazione nell'apprendimento.
La multimedialità all'interno di una prospettiva integrata, sistemica, può essere pensata per formare: con la multimedialità, alla multimedialità, attraverso la multimedialità, nella multimedialità, sulla multimedialità. Queste le prospettive presentate:
- Formare con la multimedialità: da sempre in atto anche nella formazione di tipo tradizionale, prevede l'utilizzo della multimedialità per rendere meno monotono l'insegnamento; si traduce in una rottura della lezione frontale e in un innalzamento dei livelli medi di attenzione.
- Formare alla multimedialità: quando si utilizza la multimedialità per costruire ipermedia. Questo sistema, cambia la prospettiva pedagogica dell'insegnamento-apprendimento, in quanto promuove una pedagogia della diversità intesa come valore aggiunto.
- Formare attraverso la multimedialità: opportunità di utilizzare strumenti per favorire l'alfabetizzazione dei soggetti ai linguaggi non verbali e/o possibilità di mettere a confronto prospettive, modi di pensare diversi utilizzando la multimedialità.
- Formare nella multimedialità: si fa riferimento alla formazione a distanza, oggi definita anche "on line education". La multimedialità diviene "ambiente di apprendimento", il docente un "facilitatore".
- Formare sulla multimedialità: individua la multimedialità come oggetto di riflessione, per promuovere nei soggetti in formazione atteggiamenti corretti e consapevolezza critica, intesa come risultato di un percorso personale che prevede "attività di lettura critica" della multimedialità e "attività di analisi critica" del suo consumo.
I media digitali non sono solamente strumenti didattici. L'utilizzo dei nuovi media genera delle vere e proprie trasformazioni nel recepire, trasmettere e organizzare le informazioni sia nei docenti che nei discenti. È necessario considerare come le tecnologie provochino modificazioni nell'organizzazione della mente e analizzare i conseguenti cambiamenti che avvengono nei processi della conoscenza e della comunicazione. Queste trasformazioni, approfondite dallo studioso Derrick de Kerckhove che ha introdotto il concetto di “cervello cibernetico”, impongono un ripensamento delle funzioni cognitive della mente e di conseguenza delle modalità stesse di insegnamento/apprendimento
La multimedialità favorisce l'apprendimento immersivo. I giovani vivono in un ambiente sonoro, caratterizzato dal sistema dei media (tv, radio, telefono...), di conseguenza apprendono molto spesso anche inconsapevolmente mediante la partecipazione e condivisione di contenuti audio/video. Questa tipologia di apprendimento multimediale si differenzia nettamente da quello monomediale che avviene per astrazione, infatti l'apprendimento “gutenberghiano” è caratterizzato dalla tecnologia visiva, scrittura e stampa, che ha catapultato il mondo nel silenzio. Pertanto la galassia multimediale ha restituito l'oralità, modificando anche le modalità di apprendimento. L'uso dei nuovi media muta anche l'ambiente scolastico, considerato cross-mediale perché l'ampliamento dei new media “costringe” necessariamente la scuola a rivedere non solo i metodi didattici, considerati ormai obsoleti, ma anche gli ambienti e spazi di apprendimento. Il digitale introduce delle novità nel ruolo dei soggetti coinvolti formatore/formando ma anche una rivisitazione della “cassetta degli attrezzi”.
Le caratteristiche dello spazio ridefinito possono essere riassunti nei seguenti punti: - la didattica svolta in aula implica presenza, mentre utilizzando ambienti multimediali lo spazio didattico assume una nuova dimensione perché la lezione si svolge in uno spazio "aperto". Questo comporta una nuova forma di interazione tra i soggetti: i ruoli definiti in presenza si trasformano, il docente non è più una figura “centrale”, il suo ruolo cambia verso quello di facilitatore. La comunicazione tra i membri della classe virtuale si trasforma passando dallo schema gutenberghiano, che prevedeva la comunicazione basata sul principio uno a molti, a quello reticolare molti-molti.
La concentrazione/dispersione è un'altra caratteristica che differenzia la didattica tradizionale da quello fruibile on-line, e in un ambiente multimediale. Si va da una concentrazione data dall'utilizzo del libro, alla dispersione dovuta alla molteplicità dei contenuti dell'attività formativa. Gli insegnanti, sono tenuti a rinnovare gli strumenti didattici quali penna, carta, lavagna, gessetti, in virtù dei nuovi media, integrandoli con e-book, computer, LIM, ecc. Nell'ambito della multimedialità esistono osservazioni ed indagini che hanno evidenziato alcuni effetti negativi sul ricordo e sulla comprensione, conseguenti alla somministrazione del materiale in un formato multimediale. Una spiegazione possibile è che la multimedialità, pur offrendo nuovi modi di esprimere i contenuti, spesso viene utilizzata con l'unico scopo di rendere maggiormente attraente il materiale, in modo da focalizzare su di esso l'attenzione del destinatario del messaggio, ma ignorando le seguenti condizioni che sono alla base dei principi dell'apprendimento multimediale enunciati da Richard E. Mayer:
- Contiguità spaziale: gli studenti apprendono meglio quando le parole e le immagini corrispondenti sono presentate vicine;
- Contiguità temporale: gli studenti apprendono maggiormente quando parole e immagini sono presentate nello stesso momento, poiché saranno più in grado di mantenere le rappresentazioni mentali insieme nella memoria attiva e di connetterle;
- Coerenza: gli studenti imparano di più quando il materiale interessante ma non rilevante per il tema trattato – testo, figure, suoni - è escluso dalla presentazione;
- Modalità: gli studenti apprendono di più quando il messaggio multimediale è presentato come testo parlato piuttosto che scritto;
- Ridondanza: gli studenti apprendono maggiormente da animazioni e narrazioni piuttosto che da animazioni, narrazioni e testo.
Multimedialità e formazione
Tra i soggetti che per primi in Italia si interessarono di fornire conoscenze e preparazione adeguata in questo settore si annovera l'Università Popolare di Biella,che nel 1995 iniziò una serie di corsi di formazione sulla multimedialità utilizzando gli strumenti che a quel tempo erano disponibili, avvalendosi dell'opera di tre docenti e di un laboratorio di tecnologie multimediali.
Il Laboratorio era stato progettato dall'ing.Carlo Mosca di Santhià, progettista di Voice Tutor, Self multimedia System, Media Mixer, e di un Tutorial di Formazione a distanza e continua.
Per facilitare l'apprendimento furono approntate dai docenti alcune utili dispense.
I corsi usufruirono anche del finanziamento della Regione Piemonte e del Ministero per i beni e le attività culturali, da cui l'Università Popolare di Biella era riconosciuta come Istituto di Cultura Generale.
Anche la consorella Università Popolare Subalpina seguì questo modello e in breve molti studenti e docenti si avvicinarono a questo settore che dischiudeva importanti orizzonti anche all'attività didattica.
Multimedialità e mercato
Secondo una ricerca presentata dalla Rai al 5° Forum mondiale della Tv, al Palazzo dell'ONU a New York, dedicata all'analisi delle nuove opportunità create dalla convergenza multimediale, i mercati europei della comunicazione valgono il 25 - 30% dei mercati mondiali, mentre nel settore dell'industria musicale rappresentano il 34% circa del valore complessivo mondiale. Nel mercato dell'elettronica di consumo, l'Europa totalizza il 22% del totale degli affari mondiali, mentre nel settore del broadcasting televisivo si arriva al 28% del mercato mondiale e nel settore radiofonico al 30%.
Un interessante studio sulla convergenza multimediale e apertura dei mercati espone le prospettive, i problemi, e le soluzioni della rivoluzione digitale che chiama in causa la convergenza multimediale da un punto di vista tecnologico e normativo.
Studi sulla multimedialità
Precursori delle tematiche della multimedialità, in quanto fondatori del campo di studi sui media, sono stati Walter Lippmann, Harold D. Lasswell, Kurt Lewin, , Paul Lazarsfeld, Edgar Morin, Marshall McLuhan, Jean Baudrillard. Ma lo studio dei media legati alla multi-medialità ottiene una sua specifica attenzione soprattutto a partire dall'introduzione dei cosiddetti new media, ovvero i media che sfruttano la versatilità e la potenza dei processi di digitalizzazione dell'informazione e della comunicazione. ha approfondito l'impatto delle nuove tecnologie dell'informazione e comunicazione sulle società contemporanee e coniato il termine intelligenza collettiva. Lev Manovich si è interessato agli aspetti linguistici e semantici, con particolare attenzione al cinema.
Negroponte ha tematizzato il digitale come dimensione pervasiva del vivere contemporaneo. Jan van Dijk ha approfondito gli aspetti sociologici legati alla cosiddetta CMC (comunicazione mediata dal computer), ha sviluppato studi sulla multimedialità unita alla Mobile Communication, Henry Jenkins ha introdotto il concetto di intermedialità, focalizzando l'attenzione sui processi di integrazione e convergenza che stanno avvenendo grazie alla digitalizzazione dell'informazione. Un altro autore che si è interessato di multimedialità è Richard E. Mayer, il quale sostiene che l'apprendimento viene favorito e supportato dall'utilizzo degli strumenti multimediali.
Evoluzione
Con il termine multimedialità si fa riferimento ad ambienti che permettono l'utilizzo di altri sistemi simbolici oltre il testo stampato (parola scritta e immagine statica). La nascita del cinema e, successivamente, della televisione hanno consentito la creazione di ambienti multimediali veri e propri mediante l'utilizzo di immagini dinamiche e di suoni. Più recentemente, negli ultimi due decenni, la multimedialità ha subito trasformazioni verso due distinte direzioni che definisce "singolarizzazione" e "ipermedializzazione". Con il primo termine si intende il cambiamento che ha consentito uno spazio crescente all'attività del soggetto, mediante il passaggio da una multimedialità "fruita" (cinema, televisione) ad una multimedialità "costruita" intesa come ambiente di scrittura e di espressione personale. Con ipermedializzazione si fa riferimento alla dimensione "iper" ossia la possibilità di navigare o allestire più piste possibili non più solo unidirezionali.
I media considerati nella loro evoluzione storica possono essere concepiti come un "processo continuo", nel quale le nuove tecnologie diventano "ambienti di riproduzione" per le tecnologie più vecchie. La multimedialità può allora essere descritta come un sistema continuo composto di tecnologie di tipo informatico e telematico, di reti di distribuzione, prodotti off line, che riutilizzano i vecchi media digitalizzandoli.
Già nel 1995 Nicholas Negroponte preconizzava che quando tutti i media sarebbero divenuti digitali si avranno due risultati fondamentali: i bit si potranno mescolare facilmente, rendendo pervasiva la ricombinazione multimediale; nascerà un nuovo tipo di bit che parlano di altri bit, come etichette (oggi li chiamiamo tag); ne deriverà un altro cambiamento radicale nel panorama dei media. L'inevitabile evoluzione che sta riformulando il concetto di multimedialità è quindi quella dei cosiddetti nuovi media, ovvero quell'insieme di mezzi di comunicazione che utilizzano il linguaggio digitale nella codifica delle informazioni, che offre enormi vantaggi in termini di modularità, variabilità, interattività e automazione. Altri autori parlano di emergere di rich media - visibili ad esempio nei formati pubblicitari online che fanno uso di audio, video, animazioni e tecnologia e che quindi vanno oltre i comuni banner grafici o i link testuali - in cui si evidenzia l'obiettivo di creare un'esperienza sempre più interattiva e coinvolgente per il fruitore, organizzata secondo modalità che non si potrebbero ottenere con i singoli mezzi considerati separatamente, seguendo quello due dei principi guida dell'evoluzione dei media, ovvero la metamorfosi e l'ibridazione.
Dal 2016 , grazie all'evoluzione delle tecnologie di codifica e alla diffusione capillare dei dispositivi mobili, è diventato possibile accedere a contenuti multimediali nel mondo reale semplicemente scansionando un QR code. Questa modalità di interazione rappresenta una delle più recenti forme di multimedialità, che integra i mezzi digitali con l'ambiente fisico, creando ambienti ibridi e interattivi. Attraverso questa tecnologia, gli utenti possono ottenere informazioni, visualizzare video, ascoltare audio o interagire con contenuti digitali in modo immediato e diretto, senza bisogno di connessioni complesse o dispositivi specializzati. Questa innovazione ha ampliato le possibilità di comunicazione e interazione, rendendo il mondo reale un’estensione dei sistemi multimediali digitali.
Multimedialità in rete
La multimedialità è divenuta un componente essenziale nei servizi offerti della Rete Internet all'interno del cosiddetto Web 2.0 e del paradigma del Web dinamico. I contenuti multimediali richiedono però una grande richiesta di banda poiché le immagini e più in generale le immagini in movimento (video) contengono una grande quantità di informazione rispetto a dati e audio. La diffusione dei contenuti multimediali audio-video (es. video sharing, IPTV, streaming video, streaming audio ecc.) è resa quindi possibile dalla parallela diffusione di tecniche di compressione dati, sempre più efficaci, che riducono l'informazione ridondante associata alla trasmissione permettendo l'abbassamento del bit-rate associato cioè dunque l'uso di una banda minore, evitando la saturazione della capacità trasmissiva della rete. Inoltre i contenuti multimediali, come tutti gli altri contenuti Internet, possono fluire in best-effort cioè tramite semplice protocollo IP oppure con qualità di servizio garantita (es. tramite architetture Intserv o Diffserv) laddove sono richieste garanzie sulle specifiche di trasmissione a favore dell'utente (es. IPTV).
Note
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- ^ ibidem, pagg. 70 e 96
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- ^ . L.Zamprotta, Lezioni di Tecnologie multimediali per la didattica, Corso di Formazione avanzata per Docenti e Personale dell'IPSSAR, Trivero, 1997-98, pp. 25
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- ^ Università Popolare di Biella, Guida ai Corsi, Libreria Vittorio Giovannacci, Biella 1996, pp. 46-48
- ^ Università Popolare Subalpina, Guida per i Corsisti, UPS, Biella, 1997, p.56
- ^ Università Popolare Subalpina, Guida e Programmi, UPS, Biella, 1998, p.61
- ^ RAI: Ricerca sulla multimedialità presentata al 5° forum ONU sulla TV, su ufficiostampa.rai.it. URL consultato il 24 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2012).
- ^ Convergenza multimediale e apertura dei mercati: prospettive, problemi,soluzioni (PDF), su antonionicita.it. URL consultato il 24 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2012).
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Voci correlate
- Alfabetizzazione multimediale
- Artmedia
- Convergenza (multimedialità)
- Interattività
- Ipertesto
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) multimedia / mixed media, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Multimedialità, su apprendereinrete.it. URL consultato il 26 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2010).
- Osservatorio Multicanalità, su multicanalita.net. URL consultato il 23 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2011).
- antonionicita.it, https://web.archive.org/web/20120126101259/http://www.antonionicita.it/assets/docdivulgativo.pdf (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2012).
- Ricerca della Rai sulla multimedialità, su ufficiostampa.rai.it. URL consultato il 3 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2012).
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canali sensoriali come processo cognitivo che consente l acquisizione di nuove conoscenze DescrizioneSi parla di contenuti multimediali in ambito informatico quando per comunicare un informazione riguardo a qualcosa ci si avvale di molti media cioe mezzi di comunicazione di massa diversi immagini in movimento video immagini statiche fotografie musica e testo Ad esempio un enciclopedia multimediale come Wikipedia permette di associare ad ogni voce non solo la sua spiegazione testuale ma anche immagini disegni esplicativi filmati suoni commenti audio collegamenti ecc Grazie alle potenzialita espressivo comunicative la multimedialita si e diffusa in ogni settore della cultura e societa dall educazione al gioco dalla documentazione allo spettacolo ecc coinvolgendo ogni forma di comunicazione anche se viene sempre piu riferita o perfino fatta coincidere con i new media e il web considerati multimediali fin dall origine e per loro stessa natura propone una classificazione di diversi tipi di multimedialita a partire da casi che possono non essere necessariamente in ambito informatico multimedialita debole che viene ottenuta per giustapposizione di mezzi e linguaggi e non per integrazione per esempio quando un gruppo di persone discorrono mentre guardano diapositive e al contempo ascoltano musica multimedialita intrinseca per esempio quella dei fumetti dove e proprio nella natura e nel nome stesso dei fumetti che si puo ravvisare l idea di multimedialita data dalla compresenza di disegno e di testo multimedialita additiva quando al linguaggio usato originariamente per la realizzazione di una certa opera se ne sovrappone un altro come nel caso del cinema muto con i film accompagnati nella sala di proiezione da un pianista o da un orchestra oppure nel caso dei film a cui vengono sovrapposti sottotitoli multimedialita nativa come nel caso dei film dell era del sonoro che su uno stesso supporto pellicola o disco hanno registrati immagini e suoni multimedialita ristretta al mondo digitale quando convergono in un contesto comunicativo per esempio la pagina web molteplici linguaggi e formati digitali per testi immagini audio video multimedialita interattiva quando assume un ruolo significativo l interazione tra utente e sistema come nel caso della navigazione nel Web oppure con i videogiochi i gameBooks gli E books i navigatori satellitari o con la realta aumentata e virtuale Oggetti multimediali Per capire quando possiamo definire multimediale un oggetto o testo e poiche oggi si utilizza il termine multimedialita spesso in modo ambiguo propone di chiarirlo attraverso il concetto semiotico di testo sincretico ovvero un testo in cui la stessa istanza di enunciazione mette in gioco una pluralita di linguaggi di manifestazione cioe piu sistemi semiotici eterogenei Spiega inoltre che il termine multimedialita e utilizzato in senso ristretto intendendola come multisensorialita per l utilizzo di molti canali sensoriali e molte oggetti espressivi e in senso lato come forma di comunicazione che si realizza attraverso una pluralita di media combinati in modo da generare una comunicazione nuova fruita in maniera multisensoriale ma all interno di una strategia unitaria Fino a pochi anni fa multimediali erano comunemente definiti i CD Rom e o DVD in cui immagini testo e suoni combinati insieme creavano un unico supporto da leggere unicamente su un computer Oggi la multimedialita e molto di piu Internet e una maggiore capacita di gestire contenuti multimediali hanno trasformato il personal computer in un Mass Medium capace di trasformarsi in TV radio o telefono oltre che in libro o in macchina fotografica Oggi quindi per multimedia non si intende piu un contenuto legato a un unica tipologia di supporto ma un informazione fruibile condivisibile e modificabile ovunque e su diversi dispositivi dal computer al palmare al telefono alla LIM lavagna interattiva multimediale recentemente entrata a far parte dei nuovi sussidi didattici multimediali della scuola italiana Multimedialita e interattivita Talvolta la multimedialita viene erroneamente fatta coincidere con l interattivita La confusione nasce dal fatto che spesso la multimedialita e affiancata dall interattivita ad esempio la citata enciclopedia multimediale sara molto probabilmente anche interattiva ovvero permettera all utente di interagire con essa ovvero comunicare delle indicazioni al programma che gestisce l enciclopedia tramite il mouse o la tastiera e ricevere da esso delle risposte sul monitor in questo modo l utente potra dire all enciclopedia se di un certo lemma vuole la definizione testuale oppure vuole vedere i filmati associati o le foto o ascoltare l audio ecc Del resto la progressiva sovrapposizione tra multimedialita e interattivita rientra nel processo di convergenza che i nuovi media digitali portano con se una sempre maggior emulazione e simulazione dell interazione comunicativa tra individui In senso proprio si puo quindi parlare di multimedialita interattiva solo laddove vi sia un sistema che stabilisce con il suo utente una relazione simile al dialogo prototipico come studiato dal campo disciplinare denominato HCI Human Computer Interaction Interazione uomo computer In ogni caso pur nella loro diversita multimedialita e interattivita sono componenti o elementi nuovi ed essenziali dei servizi della Rete Internet all interno del cosiddetto Web 2 0 ovvero del paradigma del Web dinamico Multimedialita e ipertestualita Altro termine che spesso crea confusione parlando di multimedialita e l l ipertestualita e la caratteristica di un documento di utilizzare la struttura dell ipertesto il prefisso iper sta ad indicare la maggiore valenza di un documento ipertestuale rispetto a un documento tradizionale cartaceo dovuta al fatto che un documento ipertestuale non deve essere obbligatoriamente letto in modo sequenziale ma si puo saltare da una parte all altra senza seguire nessun ordine prestabilito Per intenderci la differenza tra un testo classico e un ipertesto e la stessa che passa tra un audiocassetta e un compact disc nel primo caso per ascoltare un qualunque brano dovremo prima posizionarci opportunamente sul punto desiderato del nastro mentre nel secondo potremo in qualunque momento ascoltare il primo l ultimo o un qualunque altro brano A questo proposito si utilizza a volte il neologismo ipermediale o ipermedialita per indicare piu precisamente la fusione dei contenuti multimediali in una struttura ipertestuale Nicholas Negroponte sosteneva che il concetto di multimedialita includesse necessariamente idee come passare facilmente da un mezzo all altro dire la stessa cosa in modi diversi trovando uno sbocco naturale in interfacce multi modali Multimedialita insegnamento ed apprendimento Sono ormai in molti a sostenere gli innumerevoli vantaggi che la multimedialita offrirebbe per favorire e migliorare l apprendimento i sistemi ipermediali sarebbero in grado di fornire rappresentazioni della conoscenza sfruttando differenti sistemi simbolici permetterebbero di individuare e sviluppare prospettive di lavoro molteplici e diversificate favorirebbero una migliore autoregolazione nell apprendimento La multimedialita all interno di una prospettiva integrata sistemica puo essere pensata per formare con la multimedialita alla multimedialita attraverso la multimedialita nella multimedialita sulla multimedialita Queste le prospettive presentate Formare con la multimedialita da sempre in atto anche nella formazione di tipo tradizionale prevede l utilizzo della multimedialita per rendere meno monotono l insegnamento si traduce in una rottura della lezione frontale e in un innalzamento dei livelli medi di attenzione Formare alla multimedialita quando si utilizza la multimedialita per costruire ipermedia Questo sistema cambia la prospettiva pedagogica dell insegnamento apprendimento in quanto promuove una pedagogia della diversita intesa come valore aggiunto Formare attraverso la multimedialita opportunita di utilizzare strumenti per favorire l alfabetizzazione dei soggetti ai linguaggi non verbali e o possibilita di mettere a confronto prospettive modi di pensare diversi utilizzando la multimedialita Formare nella multimedialita si fa riferimento alla formazione a distanza oggi definita anche on line education La multimedialita diviene ambiente di apprendimento il docente un facilitatore Formare sulla multimedialita individua la multimedialita come oggetto di riflessione per promuovere nei soggetti in formazione atteggiamenti corretti e consapevolezza critica intesa come risultato di un percorso personale che prevede attivita di lettura critica della multimedialita e attivita di analisi critica del suo consumo I media digitali non sono solamente strumenti didattici L utilizzo dei nuovi media genera delle vere e proprie trasformazioni nel recepire trasmettere e organizzare le informazioni sia nei docenti che nei discenti E necessario considerare come le tecnologie provochino modificazioni nell organizzazione della mente e analizzare i conseguenti cambiamenti che avvengono nei processi della conoscenza e della comunicazione Queste trasformazioni approfondite dallo studioso Derrick de Kerckhove che ha introdotto il concetto di cervello cibernetico impongono un ripensamento delle funzioni cognitive della mente e di conseguenza delle modalita stesse di insegnamento apprendimento La multimedialita favorisce l apprendimento immersivo I giovani vivono in un ambiente sonoro caratterizzato dal sistema dei media tv radio telefono di conseguenza apprendono molto spesso anche inconsapevolmente mediante la partecipazione e condivisione di contenuti audio video Questa tipologia di apprendimento multimediale si differenzia nettamente da quello monomediale che avviene per astrazione infatti l apprendimento gutenberghiano e caratterizzato dalla tecnologia visiva scrittura e stampa che ha catapultato il mondo nel silenzio Pertanto la galassia multimediale ha restituito l oralita modificando anche le modalita di apprendimento L uso dei nuovi media muta anche l ambiente scolastico considerato cross mediale perche l ampliamento dei new media costringe necessariamente la scuola a rivedere non solo i metodi didattici considerati ormai obsoleti ma anche gli ambienti e spazi di apprendimento Il digitale introduce delle novita nel ruolo dei soggetti coinvolti formatore formando ma anche una rivisitazione della cassetta degli attrezzi Le caratteristiche dello spazio ridefinito possono essere riassunti nei seguenti punti la didattica svolta in aula implica presenza mentre utilizzando ambienti multimediali lo spazio didattico assume una nuova dimensione perche la lezione si svolge in uno spazio aperto Questo comporta una nuova forma di interazione tra i soggetti i ruoli definiti in presenza si trasformano il docente non e piu una figura centrale il suo ruolo cambia verso quello di facilitatore La comunicazione tra i membri della classe virtuale si trasforma passando dallo schema gutenberghiano che prevedeva la comunicazione basata sul principio uno a molti a quello reticolare molti molti La concentrazione dispersione e un altra caratteristica che differenzia la didattica tradizionale da quello fruibile on line e in un ambiente multimediale Si va da una concentrazione data dall utilizzo del libro alla dispersione dovuta alla molteplicita dei contenuti dell attivita formativa Gli insegnanti sono tenuti a rinnovare gli strumenti didattici quali penna carta lavagna gessetti in virtu dei nuovi media integrandoli con e book computer LIM ecc Nell ambito della multimedialita esistono osservazioni ed indagini che hanno evidenziato alcuni effetti negativi sul ricordo e sulla comprensione conseguenti alla somministrazione del materiale in un formato multimediale Una spiegazione possibile e che la multimedialita pur offrendo nuovi modi di esprimere i contenuti spesso viene utilizzata con l unico scopo di rendere maggiormente attraente il materiale in modo da focalizzare su di esso l attenzione del destinatario del messaggio ma ignorando le seguenti condizioni che sono alla base dei principi dell apprendimento multimediale enunciati da Richard E Mayer Contiguita spaziale gli studenti apprendono meglio quando le parole e le immagini corrispondenti sono presentate vicine Contiguita temporale gli studenti apprendono maggiormente quando parole e immagini sono presentate nello stesso momento poiche saranno piu in grado di mantenere le rappresentazioni mentali insieme nella memoria attiva e di connetterle Coerenza gli studenti imparano di piu quando il materiale interessante ma non rilevante per il tema trattato testo figure suoni e escluso dalla presentazione Modalita gli studenti apprendono di piu quando il messaggio multimediale e presentato come testo parlato piuttosto che scritto Ridondanza gli studenti apprendono maggiormente da animazioni e narrazioni piuttosto che da animazioni narrazioni e testo Multimedialita e formazione Tra i soggetti che per primi in Italia si interessarono di fornire conoscenze e preparazione adeguata in questo settore si annovera l Universita Popolare di Biella che nel 1995 inizio una serie di corsi di formazione sulla multimedialita utilizzando gli strumenti che a quel tempo erano disponibili avvalendosi dell opera di tre docenti e di un laboratorio di tecnologie multimediali Il Laboratorio era stato progettato dall ing Carlo Mosca di Santhia progettista di Voice Tutor Self multimedia System Media Mixer e di un Tutorial di Formazione a distanza e continua Per facilitare l apprendimento furono approntate dai docenti alcune utili dispense I corsi usufruirono anche del finanziamento della Regione Piemonte e del Ministero per i beni e le attivita culturali da cui l Universita Popolare di Biella era riconosciuta come Istituto di Cultura Generale Anche la consorella Universita Popolare Subalpina segui questo modello e in breve molti studenti e docenti si avvicinarono a questo settore che dischiudeva importanti orizzonti anche all attivita didattica Multimedialita e mercato Secondo una ricerca presentata dalla Rai al 5 Forum mondiale della Tv al Palazzo dell ONU a New York dedicata all analisi delle nuove opportunita create dalla convergenza multimediale i mercati europei della comunicazione valgono il 25 30 dei mercati mondiali mentre nel settore dell industria musicale rappresentano il 34 circa del valore complessivo mondiale Nel mercato dell elettronica di consumo l Europa totalizza il 22 del totale degli affari mondiali mentre nel settore del broadcasting televisivo si arriva al 28 del mercato mondiale e nel settore radiofonico al 30 Un interessante studio sulla convergenza multimediale e apertura dei mercati espone le prospettive i problemi e le soluzioni della rivoluzione digitale che chiama in causa la convergenza multimediale da un punto di vista tecnologico e normativo Studi sulla multimedialitaPrecursori delle tematiche della multimedialita in quanto fondatori del campo di studi sui media sono stati Walter Lippmann Harold D Lasswell Kurt Lewin Paul Lazarsfeld Edgar Morin Marshall McLuhan Jean Baudrillard Ma lo studio dei media legati alla multi medialita ottiene una sua specifica attenzione soprattutto a partire dall introduzione dei cosiddetti new media ovvero i media che sfruttano la versatilita e la potenza dei processi di digitalizzazione dell informazione e della comunicazione ha approfondito l impatto delle nuove tecnologie dell informazione e comunicazione sulle societa contemporanee e coniato il termine intelligenza collettiva Lev Manovich si e interessato agli aspetti linguistici e semantici con particolare attenzione al cinema Negroponte ha tematizzato il digitale come dimensione pervasiva del vivere contemporaneo Jan van Dijk ha approfondito gli aspetti sociologici legati alla cosiddetta CMC comunicazione mediata dal computer ha sviluppato studi sulla multimedialita unita alla Mobile Communication Henry Jenkins ha introdotto il concetto di intermedialita focalizzando l attenzione sui processi di integrazione e convergenza che stanno avvenendo grazie alla digitalizzazione dell informazione Un altro autore che si e interessato di multimedialita e Richard E Mayer il quale sostiene che l apprendimento viene favorito e supportato dall utilizzo degli strumenti multimediali EvoluzioneCon il termine multimedialita si fa riferimento ad ambienti che permettono l utilizzo di altri sistemi simbolici oltre il testo stampato parola scritta e immagine statica La nascita del cinema e successivamente della televisione hanno consentito la creazione di ambienti multimediali veri e propri mediante l utilizzo di immagini dinamiche e di suoni Piu recentemente negli ultimi due decenni la multimedialita ha subito trasformazioni verso due distinte direzioni che definisce singolarizzazione e ipermedializzazione Con il primo termine si intende il cambiamento che ha consentito uno spazio crescente all attivita del soggetto mediante il passaggio da una multimedialita fruita cinema televisione ad una multimedialita costruita intesa come ambiente di scrittura e di espressione personale Con ipermedializzazione si fa riferimento alla dimensione iper ossia la possibilita di navigare o allestire piu piste possibili non piu solo unidirezionali I media considerati nella loro evoluzione storica possono essere concepiti come un processo continuo nel quale le nuove tecnologie diventano ambienti di riproduzione per le tecnologie piu vecchie La multimedialita puo allora essere descritta come un sistema continuo composto di tecnologie di tipo informatico e telematico di reti di distribuzione prodotti off line che riutilizzano i vecchi media digitalizzandoli Gia nel 1995 Nicholas Negroponte preconizzava che quando tutti i media sarebbero divenuti digitali si avranno due risultati fondamentali i bit si potranno mescolare facilmente rendendo pervasiva la ricombinazione multimediale nascera un nuovo tipo di bit che parlano di altri bit come etichette oggi li chiamiamo tag ne derivera un altro cambiamento radicale nel panorama dei media L inevitabile evoluzione che sta riformulando il concetto di multimedialita e quindi quella dei cosiddetti nuovi media ovvero quell insieme di mezzi di comunicazione che utilizzano il linguaggio digitale nella codifica delle informazioni che offre enormi vantaggi in termini di modularita variabilita interattivita e automazione Altri autori parlano di emergere di rich media visibili ad esempio nei formati pubblicitari online che fanno uso di audio video animazioni e tecnologia e che quindi vanno oltre i comuni banner grafici o i link testuali in cui si evidenzia l obiettivo di creare un esperienza sempre piu interattiva e coinvolgente per il fruitore organizzata secondo modalita che non si potrebbero ottenere con i singoli mezzi considerati separatamente seguendo quello due dei principi guida dell evoluzione dei media ovvero la metamorfosi e l ibridazione Dal 2016 grazie all evoluzione delle tecnologie di codifica e alla diffusione capillare dei dispositivi mobili e diventato possibile accedere a contenuti multimediali nel mondo reale semplicemente scansionando un QR code Questa modalita di interazione rappresenta una delle piu recenti forme di multimedialita che integra i mezzi digitali con l ambiente fisico creando ambienti ibridi e interattivi Attraverso questa tecnologia gli utenti possono ottenere informazioni visualizzare video ascoltare audio o interagire con contenuti digitali in modo immediato e diretto senza bisogno di connessioni complesse o dispositivi specializzati Questa innovazione ha ampliato le possibilita di comunicazione e interazione rendendo il mondo reale un estensione dei sistemi multimediali digitali Multimedialita in rete La multimedialita e divenuta un componente essenziale nei servizi offerti della Rete Internet all interno del cosiddetto Web 2 0 e del paradigma del Web dinamico I contenuti multimediali richiedono pero una grande richiesta di banda poiche le immagini e piu in generale le immagini in movimento video contengono una grande quantita di informazione rispetto a dati e audio La diffusione dei contenuti multimediali audio video es video sharing IPTV streaming video streaming audio ecc e resa quindi possibile dalla parallela diffusione di tecniche di compressione dati sempre piu efficaci che riducono l informazione ridondante associata alla trasmissione permettendo l abbassamento del bit rate associato cioe dunque l uso di una banda minore evitando la saturazione della capacita trasmissiva della rete Inoltre i contenuti multimediali come tutti gli altri contenuti Internet possono fluire in best effort cioe tramite semplice protocollo IP oppure con qualita di servizio garantita es tramite architetture Intserv o Diffserv laddove sono richieste garanzie sulle specifiche di trasmissione a favore dell utente es IPTV Note multimedia su treccani it URL consultato il 24 agosto 2017 M Lazzari Informatica umanistica Milano McGraw Hill 2021 3ª ed pagg 116 117 G Cosenza Semiotica dei nuovi media Laterza Bari 2008 pag 18 ibidem pagg 70 e 96 P Ferri Teorie e tecniche dei nuovi media Pensare formare lavorare nell epoca della rivoluzione digitale ed Milano Guerini Studio 2006 pp 131 134 N Mammarella C Cornoldi F Pazzaglia Psicologia dell apprendimento multimediale Il Mulino Bologna 2005 pp 59 86 Copia archiviata su italozamprotta net URL consultato il 28 maggio 2013 archiviato dall url originale il 30 settembre 2013 L Zamprotta Lezioni di Tecnologie multimediali per la didattica Corso di Formazione avanzata per Docenti e Personale dell IPSSAR Trivero 1997 98 pp 25 Universita Popolare di Biella Guida ai Corsi Libreria Vittorio Giovannacci Biella 1995 pp 45 47 Universita Popolare di Biella Guida ai Corsi Libreria Vittorio Giovannacci Biella 1996 pp 46 48 Universita Popolare Subalpina Guida per i Corsisti UPS Biella 1997 p 56 Universita Popolare Subalpina Guida e Programmi UPS Biella 1998 p 61 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